CISL FP Belluno Treviso. Procura di Treviso. Chiediamo un piano di assunzioni straordinario. Agire subito!
Torniamo a parlare della grave carenza di personale, a più riprese segnalata, nella Procura di Treviso. "Una situazione ormai insostenibile", ribadisce Carlo Alzetta della CISL FP Belluno Treviso, "alla quale è necessario porre un rimedio subito".
Sono ormai trascorsi ben quattro mesi da quando lavoratrici e lavoratori della Procura di Treviso, in larga parte (ma non solo) dell'area amministrativa, avevano optato per aprire un secondo stato di agitazione per manifestare il loro forte disagio di fronte alla situazione di grave carenza del personale: una pianta organica che, rispetto ai numeri previsti e necessari a garantire una fluida attività, lamenta oggi una scopertura del 30%.
Per questo motivo i dipendenti della Procura trevigiana, accanto alla CISL FP Belluno Treviso, sono nuovamente scesi "in strada" per esternare le loro rivendicazioni: «il Ministero della Giustizia deve procedere ad un piano di assunzioni straordinario che tenga conto del reale fabbisogno di personale di una realtà così importante, sotto il profilo sociale ed economico, come quella di Treviso».
«Il Ministero della Giustizia deve procedere ad un piano di assunzioni straordinario che tenga conto del reale fabbisogno di personale
», ha ribadito Carlo Alzetta alla stampa locale e nazionale intervenuta alla protesta dei lavoratori. Su tutte anche la voce di Emmanuele Viviano, della Rsu della Procura che ricorda che, nonostante sia stato indetto per due volte nell'arco di quattro mesi lo stato di agitazione e ben due tentativi di conciliazione, la Procura trevigiana continua a navigare a vista a causa della carenza di personale che si trascina ormai da molti anni. Un problema, riporta anche la stampa locale, reso più acuto dai continui pensionamenti e trasferimenti, che avvengono senza che il Ministero abbia provveduto alla sostituzione.
La situazione è sotto gli occhi tutti, cittadini compresi: è innegabile che Treviso sia oggi una delle procure con le maggiori carenze in Veneto. Basti pensare che alcuni consulenti sono costretti ad attendere anche un anno per per vedersi liquidate le spettanze. Motivo del ritardo? Non ci sono abbastanza addetti. Gli operatori sono ormai al limite della sopportazione e vorrebbero una visione che guardi al lungo periodo, oltre che all'efficienza in favore della cittadinanza.
«Organizzare un concorso entro la fine dell'anno non è impossibile, si può fare», ribadisce Alzetta, rivolgendosi al ministro Nordio perché metta la parole fine a questa grave carenza con efficacia e tempestività. La CISL FP Belluno Treviso è a fianco dei lavoratori coinvolti e dei cittadini per sollecitare una soluzione definitiva.
