CISL FP Belluno Treviso. Presidio unitario a Casier (TV) per chiedere il rinnovo del contratto Uneba

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Si è svolta questa mattina (9 settembre) la manifestazione unitaria per chiedere il rinnovo del Contratto di lavoro nazionale Uneba, scaduto da oltre 4 anni. La manifestazione, che si è tenuta davanti alla casa di riposo Casa Mia di Casier (TV) , ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori e lavoratrici del settore, nell'ambito della grande mobilitazione in atto da mesi.  Forte anche la presenza degli operatori e delegati CISL FP Belluno Treviso e dei referenti regionali. Accanto ai lavoratori è sceso in piazza anche Mario De Boni, Segretario generale CISL FP Belluno Treviso.

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Un contratto che riguarda circa un migliaio di lavoratori e lavoratrici della Marca (135 mila a livello nazionale) impiegati sul nostro territorio in 25 strutture che operano in campo sociale, socio-sanitario, educativo e nei servizi alla persona.

Lo stato di agitazione è stato aperto lo scorso 12 aprile, quando Uneba, dopo 17 mesi di trattativa e con la piattaforma confederale presentata oltre 2 anni fa, con un contratto scaduto da 4 anni, ha sventolato in faccia alle organizzazioni sindacali appena 50 euro di incremento economico lordo. Una cifra imbarazzante e intollerabile per le lavoratrici e i lavoratori del settore, che coprono un ampio ventaglio di professionalità: infermieristiche, educative, sociali, sanitarie e assistenziali.

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Una proposta che non esitiamo a definire “irricevibile”. Irricevibile perché in primis non riconosce la dignità dei lavoratori del settore, ma anche perché essa è un chiaro passo verso la compressione dei costi del lavoro nel Terzo Settore. Prenderla in considerazione, infatti, equivarrebbe ad accettare l'aggravamento di una situazione già critica per molti lavoratori, costretti ormai da anni a dimissioni volontarie, alla ricerca di contratti più remunerativi. Personale qualificato con una grande dedizione e senso di responsabilità, che cerca ristoro anche da carichi di lavoro sfiancanti, da rientri in servizio che non si contano.

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Il presidio territoriale prepara lo sciopero nazionale del prossimo 16 settembre - che prevede una manifestazione regionale a Padova - e segue i presidi di Thiene, Verona e Venezia.  pretendiamo un nuovo contratto fatto di regole chiare, investimenti precisi, organizzazione trasparente e migliori condizioni di lavoro. Chiediamo il giusto riconoscimento economico per arrivare a fine mese con dignità.

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